Ci sono giornate che non hanno ancora il profumo della primavera, sono quelle che si aprono alla luce dopo il periodo natalizio, a cavallo tra Carnevale e Pasqua. Questi giorni sono speciali per il desiderio di uscire di casa e alzare il viso al cielo e al calore del sole, così si esce di casa si sale in auto e, almeno per me, vale il pensiero di guidare lasciandosi portare dall’istinto e dal panorama. Così sabato pomeriggio ho guidato per un’ora tra le strade che dalla pianura pavese alle colline pavesi mi hanno portata a Zavattarello, uno dei borghi più belli d’Italia. Ed è così che mi sono trovata invaghita di questo paese, un distillato di storia antica e rivincita moderna. Le case si sfidano in una gara di bellezza tra antico e attuale e il castello Dal Verme osserva sornione in silenzio dalla collina. L’aria è leggera e frizzante e il cielo terso con il sole a riscaldare il panorama mi ha fatto pensare seriamente a trasferirmi qui. Il senso di ‘’tempo lento’’ è così presente che perfino i gatti si lasciano fotografare mentre fanno le fusa stesi a raccogliere il calore di questa giornata.