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#FerraraFood è Macelleria Rizzieri 1969 dove la tradizione prende sottobraccio il futuro

Uno dei blogtour più belli a cui abbia avuto modo di partecipare, è sicuramente quello denominato #FerraraFood, un giorno intero immersa nella mia terra, l’Emilia Romagna che mi ha portata a riscoprire i profumi e i sapori di una volta. Il blogtour parte da Milano e ci si dirige a Focomorto in provincia di Ferrara dove ad attenderci c’è Lorenzo Rizzieri.macelleria rizzieri 1969 focomorto ferrara

Non una semplice macelleria, e non soltanto gastronomia, la Macelleria Rizzieri 1969 attraverso Lorenzo Rizzieri segue la tradizione di famiglia del padre e dello zio Maurizio e Claudio, tradizione nata nel 1969 e mai cambiata, scelta di vita che ha contribuito a regalare alla comunità (e non solo) carni allevate nel pieno rispetto della naturalezza.lorenzo rizzieri macelleria rizzieri 1969 focomorto ferrara

L’amore per il cibo di qualità, la cura scrupolosa per la materia prima, l’attenzione al benessere e all’alimentazione degli animali, l’assenza totale di conservanti chimici e di glutine, ma solo di conservanti naturali come pepe, sale e vino,  uniti al recupero delle antiche ricette per la produzione di insaccati: salame all’aglio, salamina, pancetta arrotolata, lardo stagionato, salame da pentola, cotechino, salsiccia tanto per citarvene alcuni, vi regaleranno un ritorno alla gioventù, ai sapori più ricchi e genuini che possiate ricordare.macelleria rizzieri 1969 focomorto ferrara

Studio, innovazione e sperimentazione non mancano ma sempre e comunque nel pieno rispetto del naturale equilibrio di ogni animale, lo staff della Macelleria Rizzieri 1969 partecipa ogni anno a corsi di formazione. Lorenzo Rizzieri non è solo colui che ha ereditato la tradizione di famiglia, ma anche un docente  e testimonial in molti corsi, scuole di formazione ed eventi culinari.macelleria rizzieri 1969 staff focomorto ferrara

Riconosciuto e apprezzato come tra i più esperti di carne a livello nazionale, visitate il suo blog personale dove racconta e mette a confronto materie prime e tecniche di trasformazione. Non mancate, se passate da Ferrara di fare uno stop a Focomorto alla Macelleria Rizzieri 1969, accolti dalla gentilezza e professionalità di Lorenzo e famiglia e dallo staff. Vi invito a scoprire tutto il mondo della famiglia Rizzieri al sito ufficiale macelleriarizzieri.itmacelleria rizzieri 1969 focomorto ferrara

 

Scopriamo la Torrefazione Caffè Penazzi 1926 al #FerraraFood blogtour

Genuinità, gusto e professionalità, al  #FerraraFood si scoprono le realtà gastronomiche ‘’di una volta’’ portate avanti da professionisti come Alberto Trabatti bolognese ma ferrarese d’adozione orgogliosa. Ho conosciuto Alberto durante Golosaria e con lui ho conosciuto Lorenzo Rizzieri (di cui vi parlo prossimamente).Torrefazione Caffè Penazzi 1926 Ferrara

Fin da subito è stata chiara la sua passione (passione che condividiamo) per il caffè, ma non un caffè qualunque sia chiaro, qui si parla di caffè con una storia alle spalle: la Torrefazione Caffè Penazzi 1926. Il sogno di Alberto Trabatti fin da bambino era proprio quello di aprire una bottega del caffè e ci è riuscito, alla grande.Torrefazione Caffè Penazzi 1926 Ferrara

Nel 2004 apre la Torrefazione Artlife caffè e solo successivamente scopre che il luogo (piazza della Repubblica a Ferrara) scelto per aprire la sua ‘’bottega del caffè’’ è lo stesso della storica Torrefazione Caffè Penazzi 1926, chiusa all’inizio della seconda guerra mondiale,  ci vuole poco ad Alberto per credere nel segno del destino, detto e fatto Torrefazione Artlife Caffè diventa l’attuale Torrefazione Caffè Penazzi 1926. Alberto ha letteralmente  spogliato il suo caffè del superfluo per arrivare alla sostanza della materia, ed ha avuto ragione, trattato con il massimo rispetto e con la cura per il rispetto del palato e della salute dei suoi clienti, il basso tenore di caffeina non ha assolutamente inficiato il profumo, il sapore e le caratteristiche aromatiche del caffè, il risultato? Un caffè che non dimenticherete mai!Torrefazione Caffè Penazzi 1926 Ferrara

Il sogno di un giovanissimo Alberto Trabatti prende vita, e  se vi fermate a parlare con lui, vi racconterà che il suo caffè è  ‘’un prodotto artigianale non per tutti ma solo per chi si apre alla vera conoscenza di questo prodotto. Il Caffè rende liberi e consapevoli!” Conosce bene il suo caffè Alberto Trabatti, ed è talmente forte la sua passione che si trasmette in ogni tazzina di caffè che si può sorseggiare alla sua Torrefazione Caffè Penazzi 1926.Torrefazione Caffè Penazzi 1926 Ferrara

Passate a trovarlo, e lasciatevi imbrigliare dal profumo che aleggia in torrefazione, davanti a quadri che lui stesso dipinse tempo fa, comodamente seduti davanti ad antichità tenute con amore, Alberto vi racconterà come si fa un ottimo caffè con la moka a casa propria, come mantenere fresco e asciutto il caffè e una storia: la storia della Torrefazione Caffè Penazzi 1926, che ha incrociato la strada di un giovane amante del caffè e che ha deciso di vivere e raccontare, facendo conoscere al mondo, un caffè straordinariamente buono.  Torrefazione Caffè Penazzi 1926 Ferrara

 

Piccolo Lago, un nuovo progetto e tante cose da raccontare!

Chi di voi ancora non conosce il Piccolo Lago, caratteristico ristorante che affaccia sul lago di Mergozzo, è pregato di leggere con avidità e voglia di scoprire tutto fin da queste prime righe. Il post è ghiotto, ricco di news che riguardano chef Marco Sacco e, appunto, il suo Piccolo Lago. A cominciare dal ‘’movimento gente di lago’’ affiancato da una splendida e brava professionista: Laura Gobbi.

Una missione che Laura Gobbi ha abbracciato come suo solito, con professionalità e passione. Lo fa perché crede fermamente nella realtà del Piccolo Lago e nella professionalità di chef Sacco, ed eccola qui, oggi a raccontarci come chef Sacco abbia scelto di riunire esperti che racconteranno il ‘’mondo delle acque interne’’ .piccolo lago ristorante chef marco sacco laura gobbi

Chef Sacco coinvolgerà amici e colleghi che vivono come lui il fiume e il lago e svelandone i segreti racchiusi nell’arte di ognuno di loro, ci racconterà  la parte scientifica ma anche la ‘’gente di lago’’, quella vera come i pescatori. Il progetto ‘’movimento gente di lago’’ darà voce alla realtà di sempre, quella del lago e della sua quotidianità con le prelibatezze enogastronomiche del luogo, con la storia del sapore, del gusto, delle tradizioni che rischiano di perdersi. E c’è da scommetterci, saranno news importanti e tutte golose!
Chef Sacco ha da sempre un rapporto particolarmente intenso con il ‘’suo lago’’, potremmo definirlo amore/odio ma credo che sia più corretto definirlo ‘’Vitamore’’, dalla vita e dall’amore puoi cercare di scappare ma prima o poi torni sempre dove sai di essere amato, dove sai che il tuo amore è compreso e ricambiato totalmente.piccolo lago ristorante chef marco sacco

Movimento gente di lago ha un sogno, un ideale, la costruzione di un pensiero che diventerà filosofia di vita, responsabilizzare il quotidiano, l’approcciarsi all’insieme con educazione, consapevolezza e responsabilità. Il tutto senza mai perdere di vista il divertimento. Perché sia chiaro che non manchi mai una parte di divertimento in ogni parte di quotidianità lavorativa.

Laura Gobbi, da splendida esperta di marketing territoriale (e lasciatemelo dire anche coach motivazionale unica) si fa portatrice dello Chef Sacco pensiero e ce lo traduce quasi poeticamente, descrivendolo come moto ondoso del lago, dove ritmo e armonia si fondono con il vento che alimenta la placida indole in superficie rendendola forte, e portando a galla la potenza  e la voce che contraddistingue movimento gente del lago, a sua volta ben rappresentata da chef Sacco.movimento gente di lago chef marco sacco

Ci parla con il cuore, chef Sacco, che quasi si schernisce con l’esempio  della cottura della trota. Sa bene che non sarà un gioco facile perché, appunto, non è in gioco la cottura della trota, ma aprire la mente delle persone portandone a galla la rieducazione del palato alla (ri)scoperta dei sapori della tradizione.

Impegno etico e professionalità non mancano nel curriculum di Marco Sacco, presente in associazioni come Ambasciatori del Gusto e CHIC. Sono sicura che avrà molto da dirci, raccontarci e farci assaggiare. Vi consiglio di continuare a seguirmi, perché presto avrò molto altro da dirvi su chef Sacco. Affiancato da Laura Gobbi molte novità si presenteranno e verranno proposte.

Riad Yacout: riad marocchino nel cuore di Milano

Dal 2004 il ristorante Riad Yacout invita a gustare le specialità marocchine a Milano, in una calda atmosfera  dove ogni spazio è curato per eccellere,e dove la convivialità è elevata alla massima eleganza.riad yacout ristorante marocchino milano

Dal lunedi al venerdi, dalle 18.30 alle  22 e il sabato fino alle 21 il Suk del Pascià vi trasporterà  raccontando i sapori e i profumi di un mondo lontano. Da mille e una notte il rito del tè alla menta, il narghilè e i cocktail saranno protagonisti insieme alle portate-degustazione della cucina mediterranea e magrebina.

Se gli orari da lunedi a sabato sono quelli che avete appena scoperto, la domenica  dalle 18.30 alle 22 cocktail e vini selezionati  per l’happy hour  faranno danzare le vostre papille in movenze sinuose e accattivanti.  La cucina di Riad Yacout aperta dalle 20 all’1 per accontentare tutti, anche chi ama gli spettacoli di cinema e teatro delle ore più tarde, vi consentirà di assaggiare piatti e vini scegliendo tra una cena tradizionale marocchina e fusion.

Le prelibatezze sapientemente servite saranno accompagnate da musiche tradizionali e spettacoli dal vivo di danza del ventre, il dopocena è animato dalle 23 alle 2.30 dal djset. Aspettatevi colore caldo, dove l’armonia dei contrasti tra oro, bronzo, rame, argento, ocra, blu, rosso e verde si fondono. I sapori e i profumi, le spezie i suoni i tessuti rendono Riad Yacout unico, non per nulla è stato definito dalla rivista londinese New Design  uno tra i 20 locali più belli al mondo.riad yacout ristorante marocchino milano

Esperienza da provare, da vivere perché Riad Yacout non è solo un ristorante marocchino è anche un luogo dove i piaceri dei sensi e i piaceri dello spirito trovano la loro giusta locazione. Vista, tatto, udito, olfatto e gusto, tutti i sensi verranno delicatamente esasperati e mandati in brodo di giuggiole attraverso piatti come cous cous, tajine, pastilla in versione dolce e salata, mechoui di agnello e la pasticceria a base di miele e mandorle, l’immancabile tea alla menta.

La cena proseguirà se vorrete con piatti Fusion:  code di scampi e cuori di carciofi stufati allo zafferano; insalate di stagione con gamberi e crema di latte, carrè d’agnello con zucca e miele. Ogni singolo piatto e ogni singolo complemento d’arredo sono stati pensati e curati scrupolosamente,  pensate che  la maggior parte dei materiali (arredi, servizi, stoffe e ingredienti) provengono direttamente dal Marocco.riad yacout ristorante marocchino milano

L’open space è  su tre livelli, al piano terra una lussureggiante parte d’acqua scorre e termina sotto una lastra di vetro al centro, palcoscenico per le danzatrici del ventre e i suonatori. Molto altro vorrei raccontarvi, ma vi invito a scoprire questa bella realtà e se vi va, a dirmi come vi siete trovati.

 

Moscara Terra d’Otranto, il Salento nel cuore pulsante di Milano

Un ponte gastronomico che unisca golosamente Milano e la Puglia? Detto e fatto!  Antiche tradizioni che Antonio Moscara ha voluto condividere con quanti scelgono di scoprire un’esperienza nel suo ristorante Moscara Terra d’Otranto.ristorante moscara terra d'otranto milano

Nel cuore pulsante di Milano, città cosmopolita dove tutti possono trovare tutto, non poteva certo mancare un angolo di quella terra meravigliosa che è la Puglia. Già dall’ingresso nel ristorante si viene catapultati direttamente sul lungomare di Gallipoli con il banco pescheria che mette in bella mostra la grandissima varietà di pesce fresco. Pesce fresco che insieme alle verdure tipiche salentine e ai legumi  rendono unico ogni piatto del ricco menù.ristorante moscara terra d'otranto milano

Tra pittule (crocchette tradizionali salentine che si gustano con vin cotto), polpo e ceci in pignatta  serviti con friselle, puntarelle croccanti con capperi e stracciatella d’Andria e ancora, gamberi, scampi e ricci di mare conditi con sale al sedano e pepe rosa. Pasta fresca ‘’scurtigghiata’’ con purè di fave cicoria e pancotto, orecchiette con cime di rapa cicoria e pecorino, o la  ciricì e tria (pasta e ceci salentina) perdonatemi ma ho già l’acquolina in bocca!

E se non volete rinunciare alla pizza, niente di meglio delle tantissime opzioni di scelta di Moscara Terra d’Otranto, che propone oltre alle classiche pizze anche le versioni  con farina integrale e l’aggiunta di verdure selvatiche (che non vedo l’ora di provare):  terra d’otranto (pomodoro giallo, mozzarella, cozze,  mugnoli di campo e peperoncino)o puccia farcita (pomodoro giallo, ricotta di bufala, papavero selvatico,  mugnoli di campo, olive leccine e peperoncino).ristorante moscara terra d'otranto milano

Antonio Moscara ci racconta che la cucina è forma d’arte in perenne evoluzione, da condividere con gli altri. Il restyling completo avvenuto  pochi anni fa  ha regalato un’atmosfera ancora più accogliente, confortevole e funzionale come il frantoio ipogeo  salentino scavato nella fossa sa essere.

La novità di Moscara Terra d’Otranto è sicuramente lo spazio enoteca che ha voluto fortemente Antonio Moscara, spazio in cui verrà dato il giusto risalto ai piccoli produttori  pugliesi con presentazioni e degustazioni  di specialità tipiche.