Sono molto di più di quello che posto sui social
Non sono una influencer, di lavoro faccio blogging e SEO ma negli ultimi tempi ho deciso soprattutto sui social di espormi un po’ di più e di raccontarvi qualcosa di me. Già, proprio sulla parola “qualcosa” vorrei soffermarmi.
Condivido qualcosa della mia vita ma non tutto e nonostante con alcuni lettori abbia anche un rapporto di amicizia che ha superato la barriera del web con tanti altri ho solamente uno scambio di commenti o messaggi. Lasciatevelo dire: non basta una vita intera per conoscere qualcuno e quindi non potete pensare di conoscermi del tutto solo vedendo alcune foto condivise su instagram.
Questo post nasce per invitarvi a riflettere: il fatto che ci siano profili di persone più o meno esposte online non vi dà diritto di superare una determinata barriera sparando giudizi volutamente cattivi e scritti per fare male.
Fermatevi prima di cliccare invio
Pensate se quel commento lo ricevesse vostra sorella, la vostra migliore amica o vostra figlia. Perché quando premete invio quel commento arriva ad una persona e può soffrirne. Attenzione, non sto dicendo che non dobbiate fare critiche, le critiche fanno crescere e sono utili ma “fai schifo” non è una critica.
“sei un aborto” non è una critica.
“devi morire” non è una critica.
E sì, sono questi alcuni dei commenti che si leggono oggi sui social media e così ho pensato di invitarvi a riflettere prima di cliccare invio.