Ricetta risotto alle pesche Saturnine
Un risotto particolare, dolcemente tentatore quello che vi propongo oggi. Le pesche saturnine erano rimaste nel cassetto del frigorifero, dimenticate da un paio di settimane e in effetti si nota il grado di maturazione avanzato, ma questo non mi ha fermata dal provare a cucinare un risotto speciale: la ricetta risotto alle pesche saturnine. Le dosi sono per due persone.
Cosa ci serve per la ricetta risotto alle pesche saturnine
- 100 gr di riso a chicchi grandi
- 2 pesche saturnine
- 30 gr di misto per soffritto
- 10 ml di olio evo
- 1 litro di brodo vegetale
- 1 bicchiere di prosecco
- sale e pepe a piacere
Come cucinare la ricetta risotto alle pesche saturnine
Prepariamo il nostro brodo vegetale come siamo abituate. Mentre il brodo arriva ad ebollizione, laviamo e asciughiamo le pesche saturnine, poi le taglieremo a cubetti. Una parte delle pesche, la metà per essere precisi, la frulleremo mentre l’altra metà la lasceremo a cubetti. Scaldiamo un tegame antiaderente e versiamoci l’olio evo e il soffritto, una volta pronto versiamo il riso che tosteremo. Aggiungiamo il bicchiere di prosecco e lasciamo sfumare bene. Aggiungiamo a questo punto un primo mestolo di brodo e aggiustiamo di sale e pepe a piacere. Il risotto alle pesche cuocerà in 20 minuti circa.
Lasciamo sobbollire e aggiungiamo poco alla volta il brodo quando il precedente è stato assorbito dal riso in cottura. A 10 minuti dal termine della cottura aggiungiamo le pesche frullate e mescoliamo. A 5 minuti dal termine della cottura aggiungeremo le pesche Saturnine a cubetti e mescoleremo per amalgamare bene il tutto. Spegniamo e lasciamo intiepidire. Volendo (ma non sarà necessario perché vi assicuro che il risotto alle pesche saturnine sarà già mantecato e morbido così) potremo mantecare con una piccola noce di burro. Il risotto alle pesche è un risotto molto particolare, resta vagamente dolce nei sapori ma volendo, l’aggiunta finale di una spolverata di grana gli renderà quel sapore unico che vi farà ripulire il piatto parola mia. Servitelo ancora caldo con due o tre foglioline di menta, sarà un successone!
Le pesche che ho usato per la ricetta sono dell’Azienda Agricola La Sgarbina di Montebello della Battaglia, sono le classiche pesche saturnine, sapete perché si chiamano così? Per la loro particolarissima forma schiacciata ai lati che le fa assomigliare alle saturnine di una volta o al pianeta Saturno. La coltivazione di questo frutto si è diffusa nell’800 sulle pendici dell’Etna ma in questi ultimi anni la si può più facilmente trovare anche in Emilia Romagna e nel caso dell’Azienda Agricola La Sgarbina, anche in provincia di Pavia. Sono pesche mediamente piccole dalla polpa bianca molto dolce e una volta comprate andrebbero consumate in tempi brevi. Come sempre, vi invito a provare la mia ricetta e postarla su Instagram taggandomi, sarò felice di ricondividerla nelle stories.