Ricetta finti tacos di brasato da picnic
Le ricette del riciclo creativo, che belle (e che buone!) concordate con me? 🙂 Questa ad esempio, fa parte delle ricette riciclo creativo ma anche di quelle svuotafrigo… Ho cucinato il brasato 4 giorni fa, mio suocero ne va matto e lo preparo ogni volta che me lo chiede abbinato alla polenta ovviamente. Ma sovente capita che se ne avanzi, come in questo caso e quindi ho pensato alle ricette per il picnic di Pasquetta! Le dosi sono per 4 persone.
Cosa ci serve per la ricetta finti tacos di brasato da picnic
- 4 fette di brasato
- 4 piadine medie
- 4 cucchiai di mais saltato al burro
- 4 ciuffetti di songino o valeriana
- 4 cucchiai di sugo di brasato
- 2 cucchiai di salsa al peperoncino (facoltativa)
Come cucinare la ricetta finti tacos di brasato da picnic
Si parla di riciclo creativo, quindi il brasato sarà quello avanzato del giorno prima, o di un paio di giorni prima (vi assicuro che il brasato riscaldato è anche più buono). Per prima cosa sfilacciamo le fette di brasato, non ci serviranno perfette ma se vogliamo un effetto scenografico più preciso allora usiamo un coltello e affettiamo a strisicoline le fette di brasato.
Una volta fatte a fette scaldiamo velocemente le piadine medie, che fungeranno da finti tacos, e iniziamo ad imbottirle ungendole bene con il sugo del brasato avanzato a cui avremo aggiunto la salsa al peperoncino (solo se piace) e in cui avremo mescolato il mais saltato al burro. Stendiamo un po’ di salsa e aggiungiamo le striscioline di brasato, aggiungiamo i ciuffetti di songino o valeriana, ma se non piace andrà benissimo la rucola o la lattuga o qualunque insalata sarà di nostro gradimento.
Per tenerle ‘’in forma e ferme’’ ho usato il porta tacos che ho comprato su Amazon, è perfetto, ha anche un comodissimo bicchierino a lato dove possiamo versare le nostre salse preferite. Invece se vogliamo proteggerle per la scampagnata e il picnic di Pasquetta, consiglio di richiudere i finti tacos già pronti nella pellicola alimentare o nell’alluminio alimentare. Nel cestino da picnic saranno già pronti per noi! Serviamo insieme a dell’ottima birra chiara o Bonarda.
Ricetta brasato della nonna
Ognuna di noi ha sicuramente la propria ricetta del cuore per quanto riguarda il brasato, per me la ricetta che con assoluta certezza mi da soddisfazione è la ricetta del brasato di nonna Antonia, la mia amatissima nonna paterna. L’amore per la cucina lo devo a lei che fin da piccina mi coinvolgeva nella preparazione die piatti per la famiglia. Comunque, dicevo, la ricetta classica del brasato è qualcosa di molto personale e varia anche di regione in regione. Un punto fermo su cui non si dovrebbe transigere è la tempistica di cottura: il brasato richiede cotture lunghe e lente, va cotto con la pazienza dell’attesa per avere un risultato ottimale. La mia personale ricetta è questa.
Cosa ci serve per cucinare la ricetta brasato della nonna
- 1 chilo di carne di manzo (scamone o cappello del prete)
- 1 litro di Bonarda o altro vino a bassa acidità ma ‘’frizzantello’’
- 4 carote
- 3 gambi di sedano
- 2 cipolle bionde
- 3/4 bacche di Ginepro
- 3 foglie di alloro
- sale, pepe e noce moscata a piacere
Come cucinare la ricetta brasato della nonna
Prima di tutto, sappiate che non scherzavo quando dicevo che la preparazione della ricetta del brasato della nonna è lunga, lo davvero! Per prima cosa procuriamoci una ciotolona in vetro o ceramica (meglio evitare la plastica ma se non abbiamo altro andrà bene lo stesso) versiamoci il litro di Bonarda le verdure che avremo tagliato a tocchetti medi, e le bacche di Ginepro, le foglie di alloro, infine il pezzo di carne e mettiamo tutto in frigorifero per almeno 12 ore.
Successivamente procuriamoci una pentola (o padella) a sponde alte e dopo aver filtrato il vino della ciotola in cui ci sono carne e verdure, mettiamolo da parte, servirà per la cottura successiva. Togliamo le bacche di Ginepro (io non le uso in cottura) accendiamo la fiamma medio bassa e versiamo le verdure nella pentola a sponde alte insieme a 3 cucchiai di olio evo, lasciamo soffriggere bene senza bruciarle, una volta cotte togliamole e versiamo nel sughetto che si è formato il pezzo di carne.
Rosoliamo la carne bene da tutti i lati e una volta fatto, versiamoci sopra il vino che avremo messo da parte, le verdure soffritte e aggiustiamo di sale, pepe e noce moscata. A questo punto dovremo lasciar cuocere il brasato lentamente, a fuoco basso, per almeno 3 ore ben coperto. Rigiriamolo spesso di modo che non si attacchi al fondo della pentola e che cuocia uniformemente. Il brasato è pronto per essere servito così al naturale oppure, come ama mio suocero, con la polenta. Il brasato è un secondo piatto che riscaldato diventa più buono, tenetene conto nella fase di preparazione.