Ricetta baklava greco versione facile
In questi giorni sono a corto di idee per la rubrica Golosamente, mi sono presa una manciata di ore e ho iniziato a sfogliare qualcuno delle dozzine di libri sul mondo del cibo che regolarmente mia figlia mi regala (regalo apprezzatissimo), in più di un libro mi sono imbattuta in un dessert in particolare: il (o la) Baklava e a quel punto mi sono detta che non sono certo coincidenze, quindi la ricetta di oggi parla un pizzico di turco e un pizzico di greco.
Cosa ci serve per la ricetta baklava greco
- 130 gr di pistacchi
- 130 gr di mandorle
- 130 gr di noci
- 1 cucchiaio di miele d’Acacia
- 130 gr di burro fuso tiepido
- 1 cucchiaio di cannella
- 180 ml di acqua
- 180 gr di zucchero
- 3 cucchiai di succo di limone
- 16 fogli di pasta fillo
Come preparare la ricetta baklava greco
Queste dosi sono ideali per una piccola teglia da 6/8 porzioni. Per prima cosa tritiamo la frutta secca e una volta fatto versiamola in una ciotola di vetro, aggiungiamo la cannella e infine amalgamiamola al miele, questa operazione prevede un pizzico di pazienza ma darà i suoi frutti! Una volta terminata questa operazione, sciogliamo il burro a bagnomaria o nel microonde e una volta intiepidito prepariamoci a stratificare il nostro baklava greco.
Prendiamo la pasta fillo (solitamente provo a farla io ma oggi mi sono detta che anche quella pronta in commercio non è affatto male, e mi ha fatto risparmiare un sacco di tempo) , stendiamo il primo foglio di pasta fillo su carta da forno e con un pennellino da cucina spennelliamo il burro tiepido su tutta la superficie; ripetiamo l’operazione per altri 3 fogli (4 fogli di pasta fillo in tutto) ora prendiamo una parte della nostra frutta secca imbevuta nel miele e stendiamola sui fogli cercando di stenderla uniformemente.
Ripetiamo l’operazione dei 4 fogli di pasta fillo che adageremo sopra la frutta secca, il tutto ripetuto per 3 volte. Avremo un totale di 3 strati di pasta fillo alternati a 3 strati di frutta secca. Procediamo con l’ultimo strato che chiuderà il nostro baklava greco: ultimi 4 fogli di pasta fillo spennellati uno ad uno con il burro e messi a chiudere il dolce. Con un coltello a lama seghettata tagliamo il baklava a rettangoli o losanghe, questo passaggio è meglio farlo prima della cottura perché cuocendo diventerà friabilissimo.
Mettiamo tutto il dolce con la carta da forno in una teglia e via in forno a 160° per circa 50 minuti o 1 ora. Una volta cotto sforniamo e lasciamo intiepidire, mentre il baklava si raffredda prepariamo lo sciroppo di zucchero con 180 ml di acqua e 180 gr di zucchero, versiamo tutto in un pentolino antiaderente e a fiamma vivace , mescolando, procediamo alla cottura dello sciroppo di zucchero per 8/10 minuti. Lo sciroppo si addenserà ma non troppo a quel punto togliamo il pentolino dal fuoco e versiamo il succo del limone, mescoliamo e lasciamo riposare 5 minuti. Infine versiamo lo sciroppo di zucchero su tutto il baklava, cospargiamolo abbondantemente e sempre lasciandolo nella teglia mettiamolo a riposare per tutta la notte in frigorifero. Il giorno dopo sarà pronto per essere servito a tavola con un ottimo vino liquoroso come il Marsala o il vino di Porto o vino di Madeira.
Le origini e la storia del baklava
Vi dicevo qualche riga sopra che la ricetta parla due lingue: turco e greco e questo perché Turchia e Grecia sono i due maggiori Paesi a contendersi la natalità di questo meraviglioso dolce, ma non sono i soli a farlo infatti la sua provenienza è dubbia visto che le versioni esistenti sono davvero tante tra cui le versioni armene, albanesi, arabe, israeliane e persiane tanto per citarne alcune.
Mi sono incuriosita molto e ho svolto alcune ricerche, ho così scoperto che questo dolcissimo dessert vanta una miriade di varianti (ad esempio ne esistono versioni con solo i pistacchi o quelle con noci e pistacchi oppure come la versione greca, che è quella che vi propongo oggi: noci, pistacchi e mandorle)e che alcuni dolci simili sono presenti nella cucina bizantina. Ho scoperto anche che gli ortodossi hanno una loro ricetta tradizionale che richiede ben 33 strati, uno per ogni anno di Cristo. Non solo, pare che gli Assiri intorno all’VIII secolo a.C. siano stati i primi a stratificare una pasta di pane sottilissima aggiungendo noci tritate tra questi strati, e versando miele tra strato di noci e pasta per poi cuocerlo nei forni a legna. In ogni Paese in cui è presente una ricetta personalizzata del baklava è presente un fatto indiscusso: questo dolce nasce per le famiglie ricche, solo successivamente nel tempo si è adeguato arrivando sulla tavola di tutti.
Nel 2013 la denominazione Antep Baklavası / Gaziantep Baklavas è stata riconosciuta indicazione geografica protetta (IGP), per un tipo particolare di baklava: il suo ingrediente principale è il pistacchio di Antep prodotto in Turchia nella provincia di Gaziantep che è famosa soprattutto per le dozzine di pasticcerie presenti, ognuna di esse ha la fama di produrre e vendere il miglior baklava.