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Quando i mazzi di carte incontrano la moda e il lusso

Il gioco di carte resta, ad oggi, uno dei passatempi più utilizzati da anziani e non solo per trascorrere i pomeriggi. In Italia l’importanza del mazzo è tale da secoli e sono numerose le versioni che sono distribuite lungo la penisola. Le più note sono senza dubbio quelle napoletane e piacentine, ma non mancano quelle a seme francese, utili per giochi molto noti a livello globale come il poker. Mazzo francese (con i canonici cuori, picche, fiori e quadri) previsto anche dalle regole del gioco del ramino, e della Scala 40. La produzione di queste carte è spesso industriale, con grandi aziende che producono in serie questi mazzi. Non sono però le uniche a farlo e sempre più spesso si verifica un incontro con il lusso, in particolare brand legati all’alta moda, con costi complessivi composti da svariati zero.

L’alta moda, infatti, va oltre alle semplici sfilate (si è appena conclusa, tra l’altro, la settimana della moda milanese) ma rielabora anche oggetti di uso comune. Spicca senza dubbio la creazione del mazzo firmato Tiffany, inserito all’interno della collezione Home & Accessories, in cui attua una rivisitazione di oggetto d’uso comune ma rivisti in chiave luxury. Il mazzo di carte è in oro ed argento, ma la scatola che lo contiene è dell’ormai classico blu Tiffany. Sceglie di puntare sul mazzo di carte anche Prada, optando per i classici colori del marchio, nero e rosso. In questo caso, il contenitore del mazzo è un cofanetto in saffiano, la particolare lavorazione della pelle di vitello inventata proprio da Prada.

Non poteva certamente mancare il kit proposto da Armani, anche in questo caso disponibile nella collezione pensata per la casa. In questo frangente, però, il mazzo non è a seme francese ma si tratta di carte per il memory. Sono in tutto 28 coppie di modelli firmati Armati, più precisamente dei bozzetti tratti dalla collezione Armani/Privé. Sempre ispirato al memory è il mazzo creato dalla maison francese Hermès, che ritrae gli oggetti della collezione Emile Hermès oggi presenti nel museo privato dall’azienda, in pieno centro a Parigi. Si ritorna invece ai mazzi a seme francese con la firma di Alexander McQueen. Anche in questo caso, le illustrazioni sono ispirate alle collezioni di moda e tutte rigorosamente disegnate a mano.

Il set da poker proposto da Giorgetti unisce invece l’arte al design ed è composto da due mazzi da poker composti da 54 carte e firmati da Roberto Cambi, già collaboratore da diversi anni con l’azienda. Il pacchetto certamente più completo è però quello firmato da Ralph Lauren, che oltre ai due mazzi di carte griffati include anche le fiches, tutto incluso in un cofanetto in legno di noce e pelle. Non a caso è quello che riporta la cifra di vendita più alta, sfiorando i 1000 euro. Inarrivabile resta invece il set da gioco proposto da Gucci e inserito all’interno di una valigetta in coccodrillo, un vero e proprio pezzo d’epoca dal momento che arriverebbe dagli archivi della maison di moda degli anni ’50 e ’60. La cifra da capogiro è 29mila euro, che sembra però non aver spaventato gli avventori dal momento che pare essere andato a ruba.

 

 

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