Experiencemilia: castelli, eserciti, cacio del Po e agriturismo
Di questo blogtour ricorderò ogni tappa, ogni stretta di mano e ogni sorriso. L’Emilia è una gran terra, generosa e pronta a donarsi, non è da meno la gente che la abita, che la vive e la lavora. L’ultimo giorno del blogtour #experiencemilia parte dal Caseificio Borgonovo per spostarsi all’Agriturismo Le Bassanine facendo tappa al Castello di San Pietro in Cerro e infine all’Agriturismo Boschi Celati. Ve li racconto qui sotto.
Caseificio Borgonovo
Siamo a Borgonovo vicino a Monticelli D’Ongina in provincia di Piacenza, dopo la visita alla scoperta dell’Aglio Bianco Piacentino la tappa profuma di latte, di pazienza e passione nel proprio lavoro. Siamo al Caseificio Borgonovo della famiglia Palormi fin dal 1978. Ad accoglierci i fratelli Ennio e Gianfranco Palormi. I due fratelli Palormi ci raccontano che il caseificio ha un secolo di vita e che ancora oggi è un’istituzione nei sistemi di lavorazione tradizionale dei prodotti caseari. Che siano innamorati del loro lavoro si vede, e anche se non nascondono la difficoltà dei ritmi serrati (ci spiegano come e quanto sia importante eseguire le lavorazioni ad orari prestabiliti e precisi che non ammettono defezioni nemmeno nei giorni di festa) confessano che i procedimenti di lavorazione, le temperature, i tempi di cottura, la cura nella stagionatura e l’attenzione alla qualità delle materie prime sono insegnamenti del nonno che mantengono immutati, gesti apparentemente semplici che nascondono l’amore e la passione per questo lavoro.
Dalla raccolta del latte alla sua stagionatura, sono trasportata in una realtà che è quella che ho vissuto da bambina (sono cresciuta in una fattoria in quel di Borgonovo Val Tidone), la freschezza dei prodotti e la loro genuinità sono da sempre il marchio di fabbrica della famiglia Palormi: dal Grana Padano Dop alla ricotta freschissima fino al mitico Cacio del Po, tutti prodotti che possiamo trovare in vendita anche direttamente al caseificio. Sappiate che se volete, è possibile visitare il caseificio (previa prenotazione e per gruppi di una decina di persone alla volta) per assistere ad alcune lavorazioni dei loro prodotti. Per prenotare vi invito a visitare il loro sito ufficiale.
Agriturismo Bassanine
Siamo sempre a Monticelli D’Ongina ma ci spostiamo a Strada Bassanine dirigendoci all’Agriturismo Bassanine di Ambra e Andrea Mazzini. L’Agriturismo Bassanine è tra le tappe del Mangiare Piacentino e ad accoglierci ci sono proprio i fratelli Ambra e Andrea, l’energia che trasmettono è frizzante, giovane e allegra e mentre ci accomodiamo sappiamo già che ‘’affronteremo’’ una nuova masterclass: gli gnocchi di zucca! L’agriturismo è una cascina sapientemente ristrutturata e l’accoglienza è quella tipica emiliana che si tramanda di generazione in generazione.
L’Agriturismo Bassanine prende il nome proprio dalla strada in cui sorge e la prima impressione che regala è la sensazione di pace. La pace in questo blogtour è stata una delle sensazioni più forti e presenti, per questo ricorre così frequentemente. Alle Bassanine il clima è sereno, anche se si percepisce il gran lavoro che c’è dietro le quinte. Prima di metterci al lavoro e imparare a preparare gli gnocchi di zucca che poi degusteremo, Ambra ci accompagna in quelle che saranno le nostre stanze per la notte ed è qui che arriva la prima sorpresa: le dodici stanze hanno tutte, ma proprio tutte, nomi importanti ispirate dalle opere di Giuseppe Verdi, dopotutto siamo nelle terre verdiane, no?
Il ristorante ricavato dalla riqualificazione degli ampi rustici della struttura originale, l’ampio parco adiacente, il laghetto e il frutteto, così come le camere, sono altamente instagrammabili grazie agli scorci unici e agli arredi molto belli. Dopo la masterclass sugli gnocchi di zucca (che non solo abbiamo preparato ma anche degustato) con qualche risvolto comico dovuto alla nostra ‘’impreparazione’’, una nuova sorpresa ci attende: passa a trovarci nientemeno che Anna Botti, scrittrice e attrice di teatro piacentino voluta fortemente dall’organizzatore del presstour Roberto Rossi e ci delizia con una performance meravigliosa solo per noi! Alla fine ognuno di noi si ritira nella propria stanza e il mattino successivo siamo pronti a degustare la ricca e gustosa colazione che Ambra ci fa trovare, inutile rimarcare quanto sia difficile lasciare un posto così bello dove sono stata coccolata, ma ci tornerò prestissimo!
Castello San Pietro in Cerro
Dall’Agriturismo Bassanine ci spostiamo al Castello di San Pietro in Cerro, uno dei pochi castelli che si trova in pianura, fondato nel 1460 da Bartolomeo Barattieri. Suggestivo e romantico, questo prezioso gioiello della cultura e della storia piacentina, emiliana ed italiana ci viene raccontato direttamente dal proprietario Franco Spaggiari , per una visita guidata ricchissima di particolari e curiosità, nonché di cenni di carattere storico culturale.
Ben 30 le sale del castello che, se dall’esterno appare austero, al suo interno esalta in ogni stanza lo splendore degli arredi. I restauri hanno restituito al maniero l’antico aspetto originario così che entrando non si può non pensare di essere tornati indietro nel tempo. Ogni sala è unica nel suo genere ma confesso che quella che mi ha regalato più emozioni è stata la cucina, sarà un po’ deformazione professionale? Chissà… trovarsi al cospetto della storia e contemporaneamente sentirla raccontare con dovizia di particolari è davvero molto emozionante. Al castello di San Pietro in Cerro troverete il MIM – Museum in Motion, inaugurato nel 2001 (il progetto è voluto proprio da Franco Spaggiari in collaborazione con la Fondazione d’Ars Oscar Signorini Onlus di Milano e con il prezioso contributo del critico Pierre Restany) ad oggi la collezione conta circa 1.200 opere (che ruotano continuamente in esposizione) di maestri contemporanee italiani e non solo.
Franco Spaggiari ci racconta la storia di ogni sala, spostandoci da un luogo all’altro con una leggerezza che solo alla fine ci fa capire quanto tempo è passato, ed è nell’ultima sala dell’ala ovest del sotterraneo che per un momento ho davvero trattenuto il respiro: scendendo le scale il soffitto si abbassa e il pavimento non è più di piastrelle, il terreno attutisce i rumori dei passi e dopo aver svoltato l’ultimo muro mi appare quello che è a tutti gli effetti un esercito! Una splendida riproduzione dell’esercito dei guerrieri dell’Imperatore Xi’an, in mostra permanente. L’esercito di statue in terracotta è in dimensioni naturali dei soldati e sono schierati esattamente come lo erano nel III a.C. quando furono messe a guardia del mausoleo di Qin Shi Huang.
Al Castello di San Pietro in Cerro si può anche pernottare: la Locanda del Re Guerriero è la dimora storica del castello, un art hotel in cui rifugiarsi dopo aver scoperto tutto del castello stesso, dove il pernottamento e la vacanza saranno trasformate in opere d’arte, grazie alle sculture, alle immagini e ai dipinti del MIM di cui vi parlavo poco sopra.
Agriturismo Boschi Celati
Il blogtour #experiencemilia si chiude in bellezza, passiamo dal Castello di San Pietro in Cerro e dal suo esercito in terracotta all’Agriturismo Boschi Celati a Fossadello (Pc) di Giovanna Montesissa. A breve distanza dall’area golenale del Po l’Agriturismo Boschi Celati è una delle eccellenze piacentine ed è anche il luogo perfetto per la famiglia con bambini, grazie anche agli spazi e agli animali presenti nelle relative stalle. L’accoglienza? Quella tipicamente emiliana! Giovanna elargisce sorrisi contagiosi ed energia inarrestabile, ti guarda ti sorride e sei rapita da quel suo saper essere incredibilmente aperta e sincera, la stessa motivazione che poi trasmette ai suoi piatti. Ci fermiamo troppo poco, in questo luogo così bello, giusto il tempo di assaggiare salumi e gnocco fritto e degustare ottimi vini autoctoni ed è già tempo, per ognuno di noi, di tornare a casa, ma torneremo prestissimo!
Un grazie doveroso a Roberto Rossi organizzatore del Presstour e creatore del magnifico circuito Mangiare Piacentino, a Monica Viani per avermi proposta e a Pierangelo Romersi di Destinazione Turistica Emilia. Squadra vincente non si cambia, si dice, giusto? Spero di ritrovarvi tutti presto! Il grazie è doveroso anche a tutte le strutture e alle persone che mi hanno ospitata, con cui ho avuto modo di chiacchierare e scoprire storie di vita importanti, ambienti lavorativi storici. Un grazie speciale, concedetemelo, enorme con abbraccio annesso alle donne che ho conosciuto durante questo blogtour: siete fantastiche!