Carbonara Day: storia, ricetta originale e varianti
Il #carbonaraday si avvicina e non possiamo non immergerci nel delizioso mondo della carbonara, un piatto che incarna l’anima della cucina italiana. Immaginatevi in una trattoria romana, il profumo intenso del guanciale dorato che si mescola con il formaggio pecorino, il tutto avvolto in un abbraccio di pasta fumante… siete pronti a scoprire tutti i segreti di questo iconico piatto? Perché sappiate che alcune curiosità vi lasceranno a bocca aperta!
La carbonara, storia di un piatto della tradizione italiana
La carbonara è una delle gemme della tradizione gastronomica romana, ma la sua origine è avvolta nel mistero. Alcuni sostengono che il nome “carbonara” derivi dai carbonai, i lavoratori che trasportavano il carbone nei secoli passati e che avrebbero creato questo piatto con gli ingredienti a loro disposizione: pasta, uova, guanciale e formaggio. Altri invece attribuiscono la sua nascita agli americani durante il periodo della seconda guerra mondiale, quando le uova in polvere e il bacon dei rifornimenti militari furono combinati con la pasta per creare un pasto sostanzioso e gustoso. Qualunque sia la sua vera origine, la carbonara è diventata un simbolo della cucina romana e italiana nel mondo.
La carbonara, ricetta originale
Per preparare la carbonara nella sua forma più autentica, avrete bisogno di pochi ingredienti di qualità: spaghetti o rigatoni, guanciale, uova fresche, pecorino romano, pepe nero e sale. Iniziate facendo cuocere la pasta in abbondante acqua salata finché non sarà al dente. Nel frattempo, rosolate il guanciale in una padella finché non diventa croccante e dorato. In una ciotola a parte, sbattete le uova con il formaggio e il pepe. Scolate la pasta, ci raccomandiamo, al dente! E fatela saltare nella padella con il guanciale per un minuto, poi toglietela dal fuoco e aggiungete la miscela di uova e formaggio, mescolando energicamente. La carbonara è pronta da gustare!
Il vino giusto da abbinare alla carbonara
Sono pochissime le regole per abbinare la carbonara al vino giusto, tre per essere precisi:
- tenete conto della struttura del vino, deve avere il giusto carattere per non scomparire nel sapore
- tenete conto dell’acidità del vino per bilanciare la tendenza al dolce della carbonara
- tenete conto delle caratteristiche della carbonara e bilanciarla a dovere (profumo, grassezza e tendenza alla dolcezza)
Se volete fare centro insomma, non sbagliate nell’abbinare il vino: sebbene alcune scuole di pensiero lascino la scelta a deliziosi bianchi strutturati e con una buona acidità come il Vermentino ad esempio, il vino da abbinare alla carbonara dovrebbe essere rosso, strutturato e dalla carica tannica moderata, come un Barbera d’Asti.
La carbonara e le sue varianti
La carbonara ha subito molte reinterpretazioni nel corso degli anni, dando vita a varianti deliziose per accontentare tutti i palati. Dalla versione vegetariana con zucchine e piselli, alla vegana con pancetta di tofu e crema di anacardi, passando per quella di mare con aggiunta di frutti di mare come gamberetti e cozze, fino alla kosher con l’uso di ingredienti conformi alle leggi ebraiche. Tra le varianti più indulgenti e gourmet troviamo la carbonara con tartufo nero o bianco, quella con pancetta e panna per un tocco extra cremoso, e persino quella con pistacchio e burro per un contrasto di sapori sorprendente. Ecco alcune ricette per provare queste deliziose varianti:
- Carbonara vegetariana: sostituisci il guanciale con zucchine grigliate e aggiungi piselli freschi alla fine.
- Carbonara di mare: aggiungi gamberetti e cozze già cotte alla tua carbonara dopo averla saltata con il guanciale.
- Carbonara kosher: utilizza del guanciale kosher e assicurati che tutti gli ingredienti siano conformi alle leggi ebraiche.
- Carbonara al tartufo: aggiungi tartufo nero o bianco tritato finemente alla tua carbonara prima di servirla.
- Carbonara con pancetta e panna: sostituisci parte del guanciale con pancetta affumicata e aggiungi un po’ di panna da cucina per una consistenza extra cremosa.
- Carbonara con pistacchio e burro: aggiungi pistacchi tritati e burro fuso alla tua carbonara per un tocco di ricchezza e sapore.
Pasta giusta per fare la carbonara
La pasta è un elemento fondamentale per una buona carbonara. La tradizione vuole che si utilizzi la pasta lunga come gli spaghetti o i rigatoni, in modo che possa catturare perfettamente la salsina cremosa. Optate per una pasta di semola di grano duro di alta qualità e assicuratevi di cuocerla al dente per garantire la giusta consistenza al piatto finale. Non dimenticare di aggiungere un pizzico di sale all’acqua di cottura per un tocco in più di sapore. Ma giusto per regalarvi qualche dritta, di seguito vi segnaliamo le tre varianti di pasta lunga e corta più usata per cucinare la carbonara:
3 formati di pasta lunga per cucinare la carbonara
Il primo formato di pasta lunga che viene comunemente usato per la carbonara sono gli spaghetti, si amalgamano alla perfezione alla mantecatura creando una cremina di tutto rispetto; il secondo formato di pasta lunga per la carbonara sono i bucatini, forati al centro regalano un tocco in più di sapore; il terzo formato di pasta lunga usata per la carbonara sono le linguine, una variante particolare ma che è apprezzata da chi non ama spaghetti e bucatini.
3 formati di pasta corta per cucinare la carbonara
La pasta corta è sicuramente tra le più apprezzate per la carbonara, i rigatoni spiccano prepotentemente grazie alla scanalatura presente che raccoglie e trattiene sapientemente la salsa, in alternativa le penne sostituiscono validamente i rigatoni, e i fusilli con la loro forma elicoidale sono dei validissimi raccoglitori della salsa.