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Blogtour Acqui Terme golosa

Se c’è una cosa che ho scoperto in questi due anni, è che Acqui Terme è un gioiello incastonato in una delle terre più generose, in una delle regioni più belle d’Italia: il Piemonte,  padre di questa cittadina in provincia di Alessandria  da quando l’ho visitata la prima volta due anni fa, ci son tornata a cuore leggero per colmare l’animo di cose belle, di gente bella dentro e fuori e ovviamente di cibo e vini altrettanto buoni. C’è tantissimo da vedere, moltissimo da fotografare e da imparare e altrettanto da degustare, per cui ho scelto di dividere tutto i miei racconti in più parti. Oggi ve ne racconto una parte ma restate con me che vi racconto il resto a brevissimo!Blogtour Acqui Terme golosa

Il blogtour (seguite l’hashtag #acquitermeblogtour) che mi ha vista in veste di blogger inizia venerdi con l’arrivo al Grand Hotel Nuove Terme, insieme alle mie compagne d’avventura subito dopo il check in partiamo alla scoperta delle rispettive camere. L’hotel è uno dei punti fermi di Acqui Terme, si erge in tutta la sua statuaria bellezza dal 1891 diventa quasi subito uno dei salotti più frequentati d’Europa durante la Belle Epoque, pensate che tra i suoi ospiti figurano nientemeno che Winston Churchill e i Reali d’Europa. La linearità dello stile essenziale e pulito miscelato all’architettura Art Nouveau fanno di questo hotel una parte della storia bella di Acqui Terme, area spa con piscina interna, una sauna, una zona relax, un bagno turco, e massaggi e trattamenti di bellezza disponibili su richiesta; ristorante con vista sui portici del centro storico con proposta di  cucina italiana regionale e tradizionale; il bar in pieno stile liberty che si chiama ‘’caffè delle terme’’ , situato in pieno centro è a meno di 5 minuti a piedi dalla sorgente termale La  Bollente e dalla Cattedrale.Blogtour Acqui Terme golosa

Dove mangiare ad Acqui Terme

Una volta arrivata in camera, giusto il tempo di una rinfrescata veloce e un altrettanto veloce cambio, sono pronta per ‘’gustare Acqui Terme’’ nel vero senso della parola: è ora di pranzo! Con Lorenza Oselin (assessore al turismo di Acqui Terme) e Mauro Piercarlo Benzi (consigliere comunale del comune di di Acqui terme) ci dirigiamo in gruppo alla Trattoria Mazzini di Danilo Bagliolo dove ci attende Danilo ‘’armato’’ di pala con una enorme farinata pronta ad essere cotta nel forno a legna. Sorride e si lascia pazientemente fotografare poi torna a dare attenzione alla farinata (una delle più buone mai assaggiate). Per pranzo la proposta è la farinata con filetto baciato, lardo e robiola di Roccaverano accompagnate da miele e cugnà, non può mancare un primo piatto tradizionale come i ravioli del plin e per dolce? Uno spettacolare zabaione al moscato (mi viene svelato che la tradizione vuole associato alla ‘’scarpetta’’ con del pane), io posso solo dirvi che era superlativo! Un pranzo ottimo in un ambiente semplice e caratteristico, assolutamente da provare!Blogtour Acqui Terme golosa

Passeggiata in centro Acqui Terme giusto il tempo di smaltire tutto quel ben di Dio ed è già ora di visitare l’Enoteca Regionale che per l’occasione ci ha preparato un assaggio di stuzzichini e il tanto atteso brachetto Acqui Rosè docg regolato dal consorzio del Brachetto d’Acqui, non sto a raccontarvi la delicatezza di questo vino, anzi sì lo faccio: delicato eppure di presenza, il bouquet floreale (ho avvertito bene violetta, fragolina di bosco e lampone con un accenno di liquirizia) è perfetto in abbinamento con i formaggi e in effetti ci è stato proposto con la mitica robiola di Roccaverano, non definitelo ‘’vino femminile’’ se non volete scatenare le ire di quanti amano questo vino 😉 ma ideale anche con carne e pesce, mi ha conquistata al primo sorso.

Guarda qui le foto di Acqui Terme golosa

Deliziose pause pranzo e cene, oltre alla mitica Trattoria Mazzini, ad Acqui Terme non potete non gustare un pasto all’Osteria Oh X Bacco! Un caratteristico locale inserito in una delle vie interne di Acqui Terme, ma a pochissimi passi dalla piazza de La Bollente, ricca di angoli instagrammabili (ma non raccontatelo troppo in giro 😉 ) lo chef del locale propone una serie di piatti della tradizione piemontese ma rivisitata. Cenare con antipasti tipici, i sempre classici ravioli del plin e terminare la cena con il Bunet, budino della tradizione piemontese dalla storia antichissima ha dato una dimensione nuova alla definizione di pasto. Ottima la carta dei vini.

Non pensiate che in questi giorni di lavoro io abbia solo mangiato 😀 ma le soste gastronomiche sono state decisamente all’altezza dei migliori chef! Come la cena all’hotel Acqui e Benessere di Gianna  De Bernardi, donna di un’eleganza e delicatezza  da cui tutte dovremmo imparare. La cena è un’esperienza sensoriale a 360°, dove la prelibatezza dei piatti va di pari passo alla professionalità. Tra torte salate ai carciofi, verdure magistralmente cotte al forno, carne di una tenerezza e sapore indimenticabili, tagliatelle all’uovo fatte in casa e un risotto al vin vecchio non poteva mancare un dolce talmente squisito che anche se di porzione abbondante è difficile non approfittarne e chiedere una seconda porzione di gelato allo yogurt, senza uova. Anche in questo caso la carta dei vini è ottima, l’atmosfera rilassata e gioviale e Gianna è un’ospite impagabile.Blogtour Acqui Terme golosa

Tra pranzi e cene in mezzo una puntatina (ci sono tornata per la seconda o terza volta) alla Cantina Marenco dove le fantastiche sorelle Marenco non mancano di ospitalità fin dal saluto d’arrivo. Tra una parte di racconto della storicità della cantina e dei vini, ad un certo punto è spuntata una serie di piatti che hanno fatto danzare le papille gustative: salumi e formaggi, frittate e ravioli del plin cotti sulla piastra, focacce e verdure ripiene e per finire una torta deliziosa accompagnata da fragole e amaretti, ovviamente il tutto ben annaffiato dai loro vini che hanno saputo reggere il cibo con onore! Una degustazione da loro è assolutamente immancabile.Blogtour Acqui Terme golosa

Un light lunch al ristorante La Risacca dell’hotel Valentino si è trasformato in un pranzo di gala: porzioni abbondanti e ottima cucina della tradizione, il tutto accompagnato da una selezione di vini locali imperdibili. La bagna cauda e le acciughe in carpione hanno degnamente accompagnato l’insalata russa home made e i salumi mentre attendevamo i mitici ravioli del plin conditi con sugo d’arrosto, passare da un primo così delizioso direttamente ai dessert è stata una scelta dettata dalla necessità di poter camminare invece di rotolare! Una scelta che accontenta tutti i gusti dal Bunet al tiramisù, dalla mousse al cioccolato fondente al semifreddo di colomba con zabaione al moscato alla panna cotta e all’ananas al rum. Ottima carta dei vini.  Insomma il blogtour ad Acqui Terme mi ha regalato un chiletto in più che smaltirò con pazienza, ma ne valeva la pena!

Per oggi è tutto ma prestissimo vi svelo Acqui Terme storica e sportiva, restate con me. E come sempre, se avete domande vi invito a contattarmi, mi trovate facilmente nei social con nome e cognome.

Siamo già stati ad Aqui Terme, se vuoi leggere e scoprire di più ecco il nostro post sul primo viaggio con altre cose da vedere ad Acqui Terme

 

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