Voglio un “per sempre” senza contratto
Quando ti laurei? E il fidanzato? Quando ti sposi? Ma quando lo fai un figlio? E potrei andare avanti quasi all’infinito con domande rivolte soprattutto a noi donne. Già, perché gli uomini possono sognare di fare carriera mentre le donne devono seguire i ritmi imposti dalla biologia e dalla società. Io invece li voglio rompere questi schemi.
Quante volte avrò sentito questa domanda, per una studentessa lavoratrice è quasi un incubo e non finire fuori corso diventa l’obiettivo primario pur di mettere a tacere tutte quelle bocche. Un sollievo quando ho potuto dare una data certa. Non immaginavo che da lì sarebbero arrivate tante altre domande a cui nemmeno sapevo cosa rispondere.
Le domande arrivano a raffica, come l’ultimo livello del gioco a premi di Bonolis su Canale 5 e allora metto le cuffie e cerco di dare la risposta più ovvia… “non lo so, non l’ho ancora segnato in agenda”.
E tu quando ti sposi?
Qualche giorno fa mia cugina si è sposata, era bellissima. Dico davvero. E anche l’algida gemelli che è in me si è commossa nel vederla entrare in chiesa e guardare sorridere l’uomo che ama. Ho fatto l’errore di postare un paio di foto e da quel momento mi sono sentita bombardata di domande tipo “e tu quando?”
Come se il matrimonio fosse obbligatorio, come se la mia visione dell’amore fosse sbagliata.
Io voglio un “per sempre” senza contratto.
L’amore per me è potermi svegliare giorno dopo giorno accanto alla persona che amo. Senza avere un contratto che dice che dovrà stare con me o ci saranno conseguenze. Senza obblighi ma solo per il piacere di farlo. E se chi amo mi dirà che vorrà stare con me per sempre ci crederò, non avrò bisogno di firmare un foglio.
Come cantava un giovanissimo Cremonini dei Lunapop
“ti potrò urlare ancora resta ancora o sempre con me fino a domani per potermi dire se hai bisogno di me”