Gucci veste I marmi del Partenone
La nota maison Gucci ha recentemente pubblicato la nuova campagna moda dove, attraverso dei montaggi video le antiche statue del Partenone compaiono decontestualizzate e addobbate con borsette, foulard, occhiali e ogni altra sorta di accessorio. Sono viziosamente al telefono godendosi finalmente l’arrivo nella civiltà contemporanea in pieno stile. E che stile! Quello rigorosamente Gucci: caratterizzato da colori sgargianti, forme extra, fantasie floreali, trame decò e materiali unici come la canapa, il lino, la iuta ma soprattutto il bamboo che dona ad ogni accessorio ulteriore unicità a seconda del dettaglio.
Le statue sembrano vive, non più stanche e annoiate ma sembrano riproporre gli antichi banchetti dove al posto di “alcol, tabacco e venere” ostentano, in un salotto tutto privato, i nuovi acquisti. Mandano messaggi poliamorosi, luci intermittenti rendono gli accessori indossati giostre di luna park e musiche bucoliche riempiono l’atmosfera tra abbracci e confidenze varie.
La geniale operazione di marketing digitale operata da Gucci ha però sollevato non poche polemiche, soprattutto da parte dell’Unesco che considera l’approccio della maison un vero e proprio atto vandalico.
In passato è toccato anche ai Bronzi di Riace, che sono diventati modelli per un giorno indossando boa di struzzo e perizoma ghepardati, in pieno stile transgender. Anche in questo caso ci fu molta indignazione tra gli addetti al settore fin troppo eccessiva visto il carattere di temporaneità e artificiosità delle creazioni allestite. Soprattutto se si considera che negli ultimi anni sono stati numerosi gli interventi di restauro realizzati proprio grazie all’impegno di grandi firme.
Si pensi a Roma, culla dell’antica civiltà, dove la fontana di Trevi è stata riportata al suo originario splendore grazie a Fendi che, tra l’altro, ha fatto del Palazzo della Civiltà Italina all’Eur, il suo nuovo “atelier”, curando anche in questo caso il recupero di un caposaldo dell’architettura razionalista del ventesimo secolo.
Immaginiamoci di passeggiare per la capitale e di poter osservare i Colossi della fontana dei Quattro Fiumi di Piazza Navona che improvvisamente, solo per un giorno, si coprono dal freddo con cappelli, sciarpe e guanti! O di imbatterci davanti la fontana del Nettuno con il “Gigante” addobbato in pieno stile balneare con camicia mare e short. Bè! le collezioni Gucci sembrano proprio averci pensato!
Nel cuore di Firenze si trova anche il museo Gucci a testimoniare l’affinità del brand con l’arte di ogni tempo. Infatti ogni accessorio pensato e realizzato dalla casa di moda offre un’eleganza assoluta e dona uno stile riconoscibile a chiunque la indossi. Oltre ogni tempo. E l’iniziativa della casa di moda conferma proprio questa immortalità. L’eleganza degli accessori, magnificata nelle molteplici forme e colori dei prodotti “made in Italy” (nonostante la proprietà sia passata al gruppo francese kering), trova estrema esaltazione tra i bianchi marmi delle sculture vestite. Non siamo più di fronte al dinamismo “isterico” delle passerelle di inizio collezione, né siamo più davanti alle sterili teche che espongono semplici oggetti.
In questa staticità immortale e fuori ogni tempo, gli accessori Gucci sembrano assumere una vita propria, sembrano essi stessi portare una testimonianza, quella meno datata ma pur sempre storica del marchio Gucci, appunto.